Mare cristallino, spiagge nivee e selvagge, scenari da sogno. E poi la Costa Smeralda, con la sua movida, le ville sfarzose e i locali di lusso che l’hanno resa un’isola famosa in tutto il mondo. La Sardegna, però, è molto di più. Nel suo entroterra dimorano le sue radici più profonde e autentiche e si celano dei veri e propri tesori pregni di fascino, storia e magia. Uno di questi è Paulilatino, un piccolo borgo in provincia di Oristano popolato da duemilacinquecento anime, che in un tempo assai lontano fu uno dei centri più attivi dell’antica regione del Guilcer. Incastonato nel cuore dell’altopiano basaltico di Abbasanta, in un generoso abbraccio di lussureggiante macchia mediterranea, sugherete, oliveti e vigneti irrorati da terse sorgenti, Paulilatino offre agli occhi dei suoi visitatori un suggestivo caleidoscopio di scorci aspri e incontaminati, oltre ad una preziosa testimonianza preistorica rappresentata dai nuraghi presenti in loco, come il famoso pozzo di Santa Cristina del XII secolo a.C., uno dei più prestigiosi esempi di architettura nuragica che si erge in un maestoso parco di ulivi secolari.
Bisos è un sublime viaggio del cuore, del corpo e dello spirito attraverso la
natura, la lentezza e le cose belle e buone che questa antica terra sa donare.
Nel centro del paese, dove il nord e il sud dell’isola languidamente si sfiorano tra le dolci colline alle pendici del Montiferru, sorge un posto magico che trabocca di storie raccontate intorno a un camino, di profumi di torte, di voci di bambini che giocano.







