Salvador Dalì diceva che «i veri intenditori non bevono vino, degustano segreti». E aveva ragione. Perché il vino non è mai uguale a se stesso e, se ben conservato, è capace di svelare al primo assaggio tutti i suoi segreti: l’annata, la cantina di produzione, la qualità dell’uva, il tipo di invecchiamento, le note fruttate e tutti i suoi profumi più nascosti.
Ma se produrre un buon vino è mestiere, crearne uno d’eccellenza è un’arte. Un’arte che richiede passione, tempo, esperienza, rigore, pazienza e cura certosina d’ogni impercettibile dettaglio. A cominciare dalla scelta delle vigne, fino alla vendemmia vera e propria. Fase importantissima, durante la quale la selezione delle uve deve avvenire acino per acino e nel momento esatto di maturazione perfetta. E poi la pigiatura, la sgrondatura, la filtrazione, la fermentazione, l’affinamento, l’imbottigliamento…
Quanta dedizione e quanto lavoro di minuziosa cesellatura si cela tra le botti d’una cantina di pregio. Esattamente come nelle più esclusive residenze d’epoca: anche qui a far la differenza sono l’amore, l’attenzione e la meticolosa cura delle sfumature e dei minimi particolari.
E’ questo il segreto dell’ospitalità di alto livello. E quando l’eccellenza d’un vino si sposa con l’eccellenza di una dimora storica, ecco allora che sboccia il capolavoro.

Come nel caso della Tenuta Santa Caterina, un’antica residenza nobiliare che nell’Ottocento divenne la più importante realtà agricola del Monferrato Astigiano. Oggi, dopo un lungo e sapiente recupero ambientale e architettonico, quest’imponente struttura si è trasformata in un Relais di lusso, che rappresenta la meta ideale per tutti gli amanti della bellezza e del vino.

Coi suoi sessanta ettari di terreno, il grande giardino all’italiana impreziosito da un delizioso laghetto e le sei magnifiche suite che richiamano il nome dei vini della Tenuta, ogni soggiorno a Santa Caterina si tramuterà in un’esperienza sensoriale totale, memorabile e unica. Complice il fascino della suggestiva cantina storica, dove i vini prodotti dalla Tenuta riposano e affinano tra barrique e tonneaux di rovere francese e botti di rovere di Slavonia.

Una perla di rara bellezza e raffinata ospitalità si nasconde, poi, tra le sinuose colline altoatesine. Più precisamente a Prissiano, noto come il “paese dei castelli” per la numerosa presenza di manieri all’interno del suo territorio. Qui, nello spettacolare paesaggio che va da Bolzano a Merano, s’erge maestoso Castel Katzenzungen. La sua posizione idilliaca, gli ambienti signorili impreziositi da arredi d’epoca e l’atmosfera da sogno che si respira in ogni angolo di questa antica dimora storica, fanno di Castel Katzenzungen un luogo che difficilmente si riuscirà a sradicare dal proprio cuore.

Tutto sa di magia in questo castello fatato, a cominciare dal ponte di pietra che conduce all’ingresso, dove cresce rigogliosa la più grande ed antica vigna d’Europa, originaria di Versailles. Dalle sue preziose uve bianche nasce il vino “Versoaln”, di cui si producono all’incirca ogni anno solo 500 bottiglie.

Scendendo nel Chianti, terra elegante, selvaggia e celebre per i suoi infiniti filari d’uve sangiovese, si incontra un’altra dimora di pregio che ha fatto della qualità la sua bandiera: Villa La Palagina. Questo meraviglioso Resort, nato dal restauro di un’antica dimora risalente al XVIII secolo, è abbarbicato sulle colline che dal paese di Figline Valdarno salgono verso il Chianti, estendendosi su di una superficie di oltre cento ettari.

Qui colori e profumi si intrecciano tra passato e presente, dando vita ad un’esperienza che difficilmente si potrà dimenticare. Il fil rouge è, naturalmente, il vino. Che, grazie alla morfologia del terreno ed al clima che caratterizza questo tratto di Toscana, è di altissimo valore qualitativo. Ma anche l’olio, il miele e tanti altri prodotti esclusivi che rappresentano il frutto della passione, dell’accuratezza e del rispetto per la natura.
«La vita è troppo breve per bere vini mediocri» – J.W. Goethe
Se è vero, come diceva Goethe, che «la vita è troppo breve per bere vini mediocri», allora non c’è niente di meglio che lasciarsi trasportare dalla malia della combinazione perfetta: un vino d’eccellenza gustato nella cornice esclusiva ed unica di una dimora storica d’eccellenza. Prosit!