Above and Beyond.
Al di sopra e oltre.
E’ questo il claim che da sempre contraddistingue il marchio Land Rover. Above and Beyond, però, è molto di più di uno slogan di marketing. E’ una vocazione, un modo di guardare avanti e puntare sempre più avanti. Vuol dire andare oltre la consuetudine, oltre ogni limite, oltre i confini del possibile. Una filosofia aziendale che affonda le radici nel lontano 1948, quando la casa automobilistica inglese diede vita ad una vera e propria leggenda su quattro ruote. La regina dell’off-road: sua maestà Defender.
Un nome che, in realtà, risale ai primi anni Novanta: sino ad allora, infatti, la mitica 4×4 britannica veniva chiamata semplicemente Land Rover. Il prototipo, soprannominato Centre Steer per via del volante posto al centro del veicolo, venne realizzato nel 1947 da Maurice Wilks (all’epoca capo ingegnere della Rover) che si ispirò alle Jeep Willys utilizzate dagli americani durante la Seconda guerra mondiale.
Il primo esemplare di preserie uscì l’11 marzo 1948 dalla fabbrica di Solihull con la targa HUE 166, circostanza che suggerì il soprannome di “Huey” (nome originale di uno dei nipotini di Paperino), mentre il debutto al pubblico avvenne al Salone di Amsterdam. E’ il 30 aprile. E nasce un mito.
Un’icona mondiale, consacrata da oltre due milioni di esemplari, e che negli anni ha trasportato moltissimi personaggi illustri: da Wiston Churchill a Fidel Castro, da Lara Croft a Bill Murray, passando per Sean Connery, Paul McCartney e Robin Williams. Ma che soprattutto è diventato il mezzo di locomozione preferito della Regina Elisabetta II, la quale sin dai primi anni del suo regno lo ha reso protagonista assoluto del suo parco auto guidandolo personalmente, soprattutto nella tenuta di Balmoral ed al Castello di Windsor.
Una quattro ruote che è un’indiscussa icona mondiale, e che va oltre in tutti i sensi. Anche oltre la categorizzazione dei modelli. Perché non è un fuoristrada, non è un Suv, non è una Jeep: è semplicemente un Defender. Colui che ha solcato le zone più impervie del pianeta, dai ghiacciai della Groenlandia ai deserti africani, “amico” inseparabile non solo per chi fa dell’avventura uno stile di vita, ma anche per chi le vite le salva. Dalla Croce Rossa alla Mezzaluna Rossa, sino ad arrivare alla Protezione Civile. Alluvioni, terremoti, slavine… il Defender è sempre lì, pronto a raggiungere le località più inaccessibili ed a supportare con le sue capacità soccorritori e volontari.
Un fuoristrada duro e puro, capace di andare praticamente ovunque. Oltre i confini del possibile, appunto. E che oggi torna alla ribalta con tutta la sua forza inarrestabile, la solidità ed il fascino che l’ha contraddistinto nel passato. La nuova Land Rover Defender torna, ma rinnovata da cima a fondo: new look, nuovi contenuti, nuove motorizzazioni. Il tutto senza mai tradire le sue radici e la sua ricca storia.
Perché dietro le linee morbide del nuovo Defender 110 batte sempre il cuore del vecchio off-road 4×4. I tecnici della Casa inglese sono riusciti a mixare armonicamente passato e presente, strizzando anche l’occhio al futuro. Le linee sono geometriche, squadrate, in perfetto stile Defender, con tanto di classica scritta sul muso. Così come le dimensioni, che richiamano le mitiche Series di un tempo. Ma i particolari sono disegnati in chiave moderna: dai fari interiori rotondi a led alle finestrelle arrotondate sul tetto, fino alle famose alpine light. Un design più comodo e morbido, che migliora anche l’accessibilità, grazie alle ampie portiere.
Comodità e funzionalità che si ritrova anche all’interno dell’auto, con una strumentazione digitale moderna e touch posizionata vicino al cambio. Da un punto di vista tecnico tutto ruota attorno al nuovo e robusto pianale D7x, basato su una monoscocca in alluminio (la più rigida struttura mai prodotta da Land Rover) e progettato per superare la procedura “Extreme Event Test”. In tre parole: può andare ovunque! Basti pensare che la nuova Defender può guadare corsi d’acqua profondi novanta centimetri grazie alla sua luce da terra di ben 291 centrimetri.
La tecnologia off-road intelligente “Terrain Response 2” progredisce a uno stadio ulteriore, ottimizzando la trazione in qualsiasi condizione. Non solo, ma il fuoristrada britannico vanta un carico utile massimo fino a 900 chilogrammi e può trainare rimorchi fino a 3.500 chili. Land Rover definisce il suo veicolo “Regina del traino” e lʼha dotata anche del sistema di guida assistita “Advanced Tow Assist”.
Se nell’estetica i designer del Defender 110 hanno voluto valorizzarne la storia, le motorizzazioni del 4×4 firmato Land Rover sono invece completamente nuove. Sia la versione benzina che quella diesel montano i nuovissimi Ingenium, i motori di ultima generazione partoriti dal gruppo Land Rover Jaguar che hanno un livello di performance ed un’efficienza mai vista prima. Anche se la più grande rivoluzione è sicuramente rappresentata dal modello plug in hybrid, il primo Defender che può percorrere fino a 40/50 km in modalità completamente elettrica EV, quindi a zero emissioni.
Quattro gli allestimenti proposti dal brand inglese e presentati in Italia da quattro testimonial d’eccezione: Explorer, rappresentata dall’avventuriero estremo Danilo Callegari; Adventure, affidata al fotografo di avventura Francesco Selvaggio; Country, rappresentata da Gerardo Cavaliere, designer di moda e infine la Urban, che vede come testimonial il pioniere del web Filippo Bassoli. Quattro personalità unite dallo spirito d’avventura, che da sempre contraddistingue il dna di Defender.
Anche in questo nuovo modello sono visibili alcune caratteristiche che richiamano le generazioni precedenti: dalla famosa ruota esterna ai gruppi ottici circolari sino ad arrivare al portellone posteriore. Tra gli accessori speciali la tenda da tetto e il verricello elettrico con controllo anche remoto. Per essere sempre inarrestabile. Oggi come ieri. Above and Beyond.