«E’ l’auto più bella mai costruita.» – Enzo Ferrari
Così Enzo Ferrari definì la E-Type, la reginetta di casa Jaguar che, fin dal suo debutto nel 1961 al Salone di Ginevra, suscitò subito l’ammirazione del pubblico per quel suo lungo, quasi infinito cofano anteriore, l’abitacolo avvolgente, i maestosi cerchi e un design avveniristico e morbido al tempo stesso.
Bella sì, ma anche sensuale e seducente. Tanto da conquistare il cuore di molte star come Brigitte Bardot, Tony Curtis e soprattutto Steve McQueen, che per lei perse letteralmente la testa al punto da venderla per poi ricomprarla subito dopo.

Bella sì, ma anche sfuggente. Proprio come Diabolik, che a bordo della sua Jaguar E-Type sfrecciava a tutto gas per sfuggire agli inseguimenti dell’ispettore Ginko. Così bella da essere esposta al Museum of Modern Art di New York come una vera opera d’arte. Tanto bella da diventare un’acclamata icona, oltre che una delle auto sportive più vendute degli anni Sessanta e Settanta.
Una malia che non ha risparmiato nemmeno il Principe Harry, che per il suo Royal Wedding con Meghan Markle ha scelto proprio una Jaguar E-Type ma in versione elettrica. Elettrica, sì. Perché è proprio partendo “dall’auto più bella di tutti i tempi” che Jaguar sta ridefinendo il concetto di bellezza attraverso il suo significato più intimo e profondo.

Una bellezza non più soltanto esteriore, bensì sinonimo di connessione, armonia e sintonia. Come la sintonia da ritrovare con l’ambiente che ci circonda e il pianeta che ci ospita. Un impegno che Jaguar ha preso sul serio fino a trasformarlo in una filosofia aziendale. Ed ecco che, in una sublime transizione tra passato e futuro, in quella stessa automobile che fu simbolo di bellezza, fascino ed esclusività, oggi – seppur in edizione limitata – batte un cuore elettrico.

Lo stesso cuore che alimenterà le future generazioni di vetture della storica casa inglese e diventa simbolo di «consapevolezza e responsabilità, non solo nei confronti dei nostri clienti ma di tutto il pianeta», come afferma Daniele Maver, Presidente Jaguar Land Rover Italia. Un segno di responsabilità che «rappresenta la nostra visione di un futuro sicuro, pulito e basato su una mobilità sostenibile».
«La nostra è la visione di un futuro sicuro, pulito e basato su una mobilità sostenibile.» – Daniele Maver, Presidente Jaguar Land Rover Italia
Un progetto di ampio respiro, dunque, rivolto a chi è in grado di cogliere e apprezzare la forma più pura di bellezza, quella invisibile agli occhi. Quella stessa bellezza che in un castello o in una residenza d’epoca si rivela ai suoi privilegiati ospiti, celandosi tra le pieghe di un antico drappeggio per poi tradursi in stupore, magia e meraviglia. E che, in questa edizione speciale della Jaguar E-Type, prende forma grazie al suo cuore elettrico, nascosto silenziosamente tra gli impeccabili dettagli di una carrozzeria che trasuda un fascino antico e senza tempo.

Mobilità sostenibile, dunque. Un settore in cui Jaguar ha già dimostrato di essere pioniera, realizzando la prima vettura elettrica della storia vincitrice del prestigioso riconoscimento di Auto dell’Anno.
E noi che amiamo le residenze d’epoca, custodi di un patrimonio storico, artistico e culturale di inestimabile valore, non possiamo che apprezzare l’impegno di un’azienda di grande tradizione come Jaguar nella tutela di un patrimonio ancora più prezioso: quello ambientale.

Un impegno che ci ricorda che «questa terra non l’abbiamo ereditata dai nostri padri, l’abbiamo presa in prestito dai nostri figli».
«Questa terra non l’abbiamo ereditata dai nostri padri, l’abbiamo presa in prestito dai nostri figli.»